Daniel Augusto Chiesa, conosciuto internazionalmente come Dan Aug, nasce in Uruguay nel 1956 da genitori italiani. La sua dedizione alla scienza, alla tecnologia, all’elettronica e all’astronomia ha plasmato profondamente la sua identità artistica. Ha vissuto in Italia e negli Stati Uniti prima di rientrare a Montevideo, Uruguay, dove continua a sviluppare il suo lavoro artistico e scientifico.
Con una formazione in fisica, elettronica e astronomia, Dan Aug sviluppa un forte interesse per l’esplorazione spaziale, incorporando progressivamente concetti scientifici e cosmici in ogni fase della sua evoluzione artistica. Iniziando formalmente il suo percorso artistico nel 2002, ottiene rapidamente riconoscimento per la sua distintiva visione cosmica e il suo approccio multidimensionale.

Nel 2005, la sua opera "Xanadu Joyful Day" ottiene il primo premio in un concorso internazionale organizzato da The Planetary Society e dalla Agenzia Spaziale Europea (ESA). L’evento celebra l’atterraggio della sonda Huygens (missione Cassini) su Titano, la più grande luna di Saturno. L’opera viene successivamente esposta presso l’ESA Operations Center a Darmstadt (Germania), al Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena (California) e in varie sedi della NASA negli Stati Uniti.

Come membro della International Association of Astronomical Artists (IAAA), Dan Aug contribuisce attivamente ai dibattiti globali che esplorano la convergenza tra arte, astronomia, tecnologia e metafisica. Le sue opere, ispirate ai misteri cosmici, ai fenomeni astrofisici e alle conoscenze antiche, sono state presentate in numerose esposizioni nazionali e internazionali. I suoi dipinti fanno parte di collezioni private di rilievo e sono stati inclusi in mostre personali e collettive in tutto il mondo dal 2002.

L’identità artistica di Dan Aug è definita da una raffinata sintesi tra basi scientifiche e astrazione espressiva. Le sue composizioni esplorano paesaggi cosmici, leggi geometriche, strutture metafisiche e fenomeni astronomici, rivelando una profonda indagine sulla natura dell’esistenza e della cognizione umana.
“Nel mio percorso artistico canalizzo le risonanze del mondo che mi circonda, dispiegando i sussurri del mio essere interiore. Attraverso sette serie uniche, esploro enigmi cosmici, costruttivismo geometrico e gli antichi misteri di Giza, investigando gli strati multidimensionali dell’esistenza.” — Dan Aug
“Le opere di Dan Aug incarnano una sofisticata convergenza tra indagine scientifica ed enigma metafisico, dove il futurismo utopico si interseca armoniosamente con la prassi architettonica dell'antico Egitto. Il suo corpus costruisce una struttura multidimensionale che sfida le percezioni convenzionali della spazialità e del tempo.”
— Angela Di Bello, CEO & Curatrice, AGORA Gallery, New York (2018)
“Come visto alla Florence Biennale 2023, Dan Aug è senza dubbio un vero artista visivo e plastico, capace di stabilire un profondo legame con il cosmo attraverso una magistrale sintesi di astrazione geometrica ed esplorazione metafisica.”
— Prof.ssa Cecilie Hollberg, Curatrice, Galleria dell'Accademia, Firenze (2023)
“Il lavoro di Dan Aug integra precisione geometrica e astrazione simbolica, generando un dialogo tra antichità e futurismo. La sua visione artistica lo colloca all’avanguardia del discorso sulla cognizione umana e sul suo rapporto con il cosmo.”
— Rebecca Wilson, Direttrice, Saatchi Gallery, Londra (2020)
“Nelle composizioni di Dan Aug, l’indagine cosmologica si intreccia con l’innovazione tecnologica, costruendo un’architettura visiva che espande la nostra comprensione del tempo, della percezione e della struttura cosmica.”
— María Sánchez, Direttrice, La Gran, Madrid (2023)